Formazioni
La formazione è una cosa piuttosto importante in PR, sebbene non indispensabile. In particolare permette di avere un decisivo vantaggio in termini di:
- - spot
- tempi di reazione
- efficacia di fuoco
Il numero minimo per avere una formazione è di 3 o 4 persone (a seconda della formazione). Nella realtà il numero di membri di una squadra e il loro equipaggiamento varia da esercito a esercito; in PR le squadre sono da 6 e la composizione varia da mappa a mappa anche se spesso sono presenti:
- 1 – Squad Leader (SL)
2 – Corpsman (medico)
3 – Marksman (rifleman con l’ottica magnified)
4 – Automatic rifleman (supporto con LMG, Light Machine Gun)
5 – Rfileman (utile per le munizioni)
6 – Rifleman o altro kit a seconda del bisogno (spesso Rifleman AT)
Formazioni base
1) Colonna (column)
Tutti in”fila indiana”. Lo SL conduce (in alternativa può essere in seconda posizione) e guarda nel senso di marcia, gli altri guardano – alternati – a destra e a sinistra. Per l’ultimo vale un discorso particolare: se non ci si aspetta una minaccia alle spalle allora cammina normalmente, guardando anche lui a destra o a sinistra a seconda dell’alternanza e si limita a dare un occhiata dietro di tanto in tanto. Se invece c’è la possibilità di una minaccia alle spalle allora dovrà camminare guardandosi le spalle.
2) Linea (line / skirmisher)
Uno di fianco all’altro, a distanza di qualche metro (questa regola vale sempre: per evitare che esplosioni possano uccidere l’intero team). Tutti guardano di fronte, eccetto lo SL (1) e l’ultimo (in questo caso 6) che guardano anche ai propri lati. In alternativa lo SL può assumere una posizione centrale.
3) Cuneo (wedge)
Ci sono varie possibilità (qui ho riportato solo due esempi), a seconda della situazione, dei kit e del numero di membri presenti nella squadra. La differenza principale tra le varie scelte disponibile risiede nella posizione dello SL: in punta (primo caso) o in mezzo (secondo caso).